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Congresso
Nazionale, Rassegna Stampa -
Il Messaggero, 9 dicembre '99, pagina 5
Assemblea sabato
I giovani azzurri di Berlusconi: siamo noi i nuovi proletari
ROMA - «Siamo noi i nuovi
proletari esclusi dalla cittadella della tutela del welfare, dal
mercato del lavoro». Con questo slogan che apre il documento
politico, i giovani di Forza Italia si ritroveranno sabato e
domenica prossimo al loro primo congresso. Due giorni di dibattito
al termine del quale verrà eletto il coordinatore nazionale di
"Forza Giovani". Poca suspence sull’esito del voto visto
che, a detta di molti dei 248 delegati, Simone Baldelli (27 anni,
assistente parlamentare di Elio Vito), uscirà certamente dalla due
giorni con la corona del vincitore. Poche sorprese dovrebbero
esserci anche sul contenuto del discorso che Silvio Berlusconi farà
sabato mattina alla platea di under-27 che affollerà l’auditorium
del Massimo.
Alle 11 il Cavaliere salirà in cattedra per impartire alla platea
di giovani una vera e propria lezione sugli orrori del comunismo e
per fare l’elogio delle opportunità che il liberalismo offre alle
nuove generazioni. «Il nostro Paese è spaccato tra un gruppo
consistente di super-garantite vecchie generazioni e noi giovani che
dobbiamo inventarci un’istruzione, un lavoro e una pensione». Il
Baldelli è già nel ruolo di coordinatore che presto lo porterà a
scatenare i 35 mila iscritti in favore della libertà scolastica e
della flessibilità del mercato del lavoro. Con un passato
socialista e un altro, per alcuni più ingombrante, da radicale
antiproibizionista, Baldelli ha in comune con Berlusconi
l’educazione dai salesiani e l’avversità per l’ attuale
sistema sociale «che non garantisce in nulla i più giovani e che
invece graverà con sempre maggiore consistenza su noi».
L’avversità al sindacato è ampiamente contenuta nel documento
programmatico che in uno degli ultimi capoversi spiega: «I
sindacati, con il loro protezionismo corporativo, rischiano di
combattere non la disoccupazione, ma i disoccupati e di tutelare»
«il privilegio di chi già lavora sancendo di fatto l’esclusione,
senza sbocchi per i nuovi arrivati che non siano le elemosine
pubbliche dei "lavori socialmente utili".
Con il congresso dei giovani si chiude la serie di congressi che il
leader di Forza Italia e il coordinatore nazionale di Forza Italia
Claudio Scajola, hanno messo in piedi per completare la struttura
del partito. Oltre ad incoronare il giovane Baldelli, il primo
congresso di "Forza giovani" servirà anche a comporre il
consiglio nazionale del movimento e a spostare l’uscente Andrea Di
Teodoro alla presidenza del movimento. «Sono molto contento di aver
portato i giovani del partito a questo livello di iscritti e a
questo congresso. Da sabato il mio ruolo in Forza Italia cambierà,
ma non cesserà l’intensità del mio impegno». L’ormai fuori-età
Di Teodoro, (che dalla sua annovera anche il merito di essere vicino
di casa della mamma di Berlusconi), c’è infatti già in caldo un
posto per guidare uno dei tanti dipartimenti del partito.
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