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Iniziative nazionali - Settore SCUOLA

Berlinguer e De Mauro scippano ai primini il diritto di voto

Una delle ultime bravate di Berlinguer prima di ricevere lo sfratto dal Ministero di Viale Trastevere è stata quella di proporre le elezioni delle Consulte a maggio. La proposta è stata prima presentata in sede di Forum Nazionale delle Associazioni Studentesche Rappresentative, dove è stata da molti duramente avversata, noi primi fra tutti, dove ha registrato solo il placet delle organizzazioni dell'area governativa. Poi, il nuovo Ministro De Mauro, ha pensato di riproporla alla Conferenza Nazionale dei Presidenti delle Consulte Provinciali, dove ha ricevuto l'avallo della maggioranza (di sinistra) dei Presidenti, che su questo tema erano stati istruiti adeguatamente nei tre mesi precedenti.

Il risultato? De Mauro maschera come "volere degli studenti", una scelta del Ministero e più di un quinto degli studenti, quelli del primo anno, si vedranno scippati del diritto di votare i propri rappresentanti. Questa è la democrazia della Sinistra?

Ancora una volta si dovrà dire grazie alla Sinistra e a Berlinguer, con l'unica consolazione che il Berly nazionale non farà più bravate, ma il suo successore De Mauro sembra stia fedelmente ripercorrendo le sue orme e, pertanto, c'è da aspettarsi che continueremo a vederne delle belle.

Ecco alcuni motivi per cui, secondo noi, sono da bocciare le elezioni a maggio:

  • una doppia tornata elettorale (Consigli d'Istituto a ottobre e Consulte a maggio), oltre ad essere un inutile spreco di denaro, frammenterebbe ancora di più la didattica, rallentandola proprio nel periodo conclusivo dell'anno scolastico;
  • sicuramente il momento elettorale ed il dibattito pre-elettorale registrerebbero una scarsa partecipazione degli studenti, impegnati nelle verifiche di chiusura del II quadrimestre;
  • contrariamente ad ogni principio democratico, gli studenti del primo anno verrebbero privati del diritto di scegliere i propri rappresentanti e si troverebbero così per l'intero primo anno (da settembre a maggio) non rappresentati, determinando così un loro ancor minore coinvolgimento ed una loro ancor minore partecipazione proprio in un momento come questo in cui, viceversa, la partecipazione dei giovani alle questioni della collettività andrebbe incentivata;
  • è inammissibile la tesi più volte e da diverse parti sostenuta che sarebbe poco grave privare gli studenti del primo anno del diritto di voto, perché tanto non sarebbero pronti a fare una scelta cosciente;
  • gli studenti dell'ultimo anno, anche se bocciati, sarebbero privati del diritto di candidarsi a rappresentare gli studenti della propria scuola per l'anno successivo.
  • Questa proposta irrazionale, evidentemente avanzata solo con finalità tutt'altro che rivolte al migliore funzionamento delle Consulte, verrà da noi per queste ragioni respinta in ogni sede, fedeli all'impegno che ci siamo assunti di tutelare nella scuola anzitutto i principi di democrazia e libertà in cui crediamo.

    Francesco Vaccaro
    Responsabile nazionale Scuola