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news - 14/2/2001
- Servizio civile: siamo la terra dei cachi
ANSA - SERVIZIO
CIVILE: GIOVANI FI, SIAMO LA TERRA DEI CACHI
(ANSA) - ROMA, 14
FEB - ''Siamo la 'terra dei cachi''': utilizzano il titolo di una
hit di Elio e le Storie tese i Giovani di Forza Italia per
commentare l'approvazione della legge sul servizio civile.
''Ecco realizzato dopo 5 anni di malgoverno il progetto
criminal-buonista dell'Ulivo: trasformare l'Italia in una 'terra dei
cachi' in cui paradossalmente per un giovane sia semplice fare una
semplice attivita' di volontariato, ma sia quasi impossibile trovare
lavoro. Speriamo che ora, dopo l'approvazione di questa legge -
proseguono i giovani 'azzurri' - il governo inizi, come stiamo
chiedendo da tempo, a dare segnali concreti di attuazione delle
riforme a tutti quei giovani e a quelle famiglie che si sentono
raccontare da giornali e tv che la leva obbligatoria e' stata
esaurita, ma che continuano a ricevere a casa la cosiddetta
cartolina''.
ADNKRONOS - SERVIZIO
CIVILE: GIOVANI FI, SIAMO TERRA DEI CACHI
(Roma, 14 feb. (Adnkronos)
- ''Ecco realizzato dopo 5 anni di malgoverno il progetto
criminal-buonista dell'Ulivo: trasformare l'Italia in una 'terra dei
cachi' in cui paradossalmente per un giovane sia semplice fare una
sana attivita' di volontariato, ma sia quasi impossibile trovare
lavoro''. E' quanto si legge in una nota dei Giovani di Forza Italia
a proposito dell'approvazione della nuova legge sul servizio civile.
''Speriamo che ora, dopo l'approvazione di questa legge -proseguono
i giovani azzurri- il governo inizi, come stiamo chiedendo da tempo,
a dare segnali concreti di attuazione delle riforme a tutti quei
giovani e a quelle famiglie che si sentono raccontare da giornali e
tv che la leva obbligatoria e' stata esaurita, ma che continuano a
ricevere a casa la cosiddetta cartolina''
AGI - SERVIZIO
CIVILE: CORO DI CONSENSI E QUALCHE DISTINGUO
[...] Fuori dal
coro i giovani di Forza Italia : per loro e' "la realizzazione
del progetto criminal-buonista dell'Ulivo, quello di trasformare
l'Italia in una terra dei cachi in cui paradossalmente per un
giovane sia semplice fare una sana attivita' di volontariato, ma sia
quasi impossibile trovare lavoro".
LA STAMPA - Servizio
civile, «arruolate» anche le donne
ROMA Addio
all'obiezione di coscienza, arriva il servizio civile volontario.
Uomini e donne: per chi voglia impegnarsi nel sociale, nella difesa
dell'ambiente, nella promozione del patrimonio artistico, ma anche
in cooperazione internazionale e in progetti di pace all'estero, il
Parlamento ha approvato ieri la legge che istituisce una nuova
formula di servizio alternativo a quello armato. Si chiameranno «caschi
bianchi». Nel 2006, quando sarà del tutto abolita la leva, anche
gli obiettori di coscienza non avranno più senso di esistere. Ecco
dunque il servizio civile, anch'esso su base volontaria, aperto a
uomini e donne tra i 18 e i 26 anni d'età, della durata di 12 mesi,
pagato dallo Stato (un milione al mese), e che darà crediti
formativi per laurearsi e per le specializzazioni, punteggio per i
concorsi pubblici. Entusiastici i commenti del centrosinistra. Più
freddo il centrodestra, che comunque s'è astenuto al momento del
voto.
I futuri «caschi bianchi» difenderanno anche loro la patria, ma
con «mezzi e attività non militare», ossia «promuovendo la
solidarietà e la cooperazione a livello nazionale e internazionale».
Altro impegno prioritario sarà una specie di protezione civile
dell'Italia più fragile e a rischio: ragazzi e ragazze del servizio
civile saranno la cavalleria lanciata al soccorso del «patrimonio
ambientale, storico, artistico della Nazione». Né mancheranno le
forme tradizionali di solidarietà: assistenza agli handicappati, ai
malati, nelle carceri, ai diseredati.
Nella fase di transizione, ossia i prossimi cinque anni, i giovani
potranno scegliere tra servizio militare e civile, ma sarà la
Difesa a stabilire prioritariamente le sue esigenze. Per i cittadini
abili al servizio militare, sarà comunque un obbligo scegliere: un
servizio o l'altro. Per le donne e per gli scartati alla visita
medica militare, il servizio civile sarà invece volontario. Il vero
tetto alle truppe del servizio civile verrà dai soldi: la
disponibilità finanziaria del Fondo nazionale per il servizio
civile (703 miliardi per i prossimi tre anni) pone limiti
invalicabili ai numeri.
Il ministro della Difesa, Sergio Mattarella, rivendica la «coerenza
del governo, che aveva sostenuto, nonostante lo scetticismo di più
parti, che prima della legislatura sarebbero state approvate
entrambe le leggi. Servizio militare e servizio civile concorreranno
entrambi allo sviluppo del Paese». È soddisfatto anche il Forum
permanente del terzo settore, che raccoglie le cento associazioni
nazionali di volontariato. E sostiene la Caritas : «È la risposta
a molte attese della società».
Poche le voci contro. I più irritati sono i giovani di Forza
Italia: «Siamo la terra dei cachi. Il progetto criminal-buonista
dell'Ulivo è trasformare l'Italia in un paese dove sia semplice
fare una qualsiasi attività di volontariato, ma quasi impossibile
trovare un lavoro». Non ci vanno leggeri nemmeno quelli della
Associazione obiettori nonviolenti: «Questo provvedimento è un
prodotto di scarto della riforma delle forze armate. A loro la
garanzia di 190 mila uomini, soldi e mezzi. Al servizio civile le
briciole. Sarà la difesa con la "d" minuscola».
REPUBBLICA - Porte
aperte alle donne, cambia il servizio civile
ROMA — Le ragazze
potranno "arruolarsi" subito nelle truppe della solidarietà.
La prima pagina del nuovo servizio civile sarà scritta con
l’arrivo delle volontarie per le quali a marzo sarà fatto un
apposito bando. Anche le donne quindi possono scegliere di dedicare
un anno della propria vita all’aiuto degli anziani o degli
handicappati, alla tutela del patrimonio artistico e ambientale. E
ugualmente essere "reclutate" nei corpi civili di pace
all’estero, i cosiddetti caschi bianchi, che costituiscono
l’altra novità pronta ad essere messa in campo nei prossimi mesi.
Ha avuto ieri l’approvazione definitiva della Camera dei deputati
la riforma del servizio civile (con 228 sì di centrosinistra e
Rifondazione, 175 astenuti della Casa delle Libertà e 5 no), dopo
il nullaosta del Senato di un mese fa, un lungo dibattito e un iter
complesso nelle commissioni parlamentari. La legge inquadra i
"nuovi obiettori" una volta abolita nel 2007 la naja, e
perciò entrerà completamente in vigore tra quattro anni.
«È stata dura ma ce l’abbiamo fatta», commenta in
Transatlantico il ministro per i Rapporti con il Parlamento,
Patrizia Toia che ha seguito la riforma passo passo. Soddisfatto il
ministro della Difesa, Sergio Mattarella: «Abbiamo vinto lo
scetticismo di chi non credeva che prima della legislatura sarebbero
state approvate entrambi le leggi, sia quella che ha sospeso la leva
obbligatoria che questa sul servizio civile».
Se governo e maggioranza esultano, dal Polo partono bordate
nell’aula di Montecitorio. Il forzista Paolo Giannattasio
ironizza: «Inutile nascondersi dietro un dito, con la fine del
servizio militare obbligatorio bisognava trovare qualcosa che
spingesse i giovani a prestare quel servizio di volontariato più
"spintaneo" che spontaneo, assolto grazie a quella
obiezione più di comodo che di coscienza». Dura la replica dei Ds:
«È un’offesa agli obiettori, alle associazioni, a tutto il mondo
del no profit». Per l’Ulivo ieri è una giornata parlamentare
fausta. Lo sottolinea Rutelli, il candidato premier: «La
maggioranza dimostra vitalità e ci sono importanti risultati
parlamentari con quattro leggi approvate in un solo giorno, a
cominciare dal servizio civile...». I giovani di Forza Italia
rincarano: «È un progetto criminalbuonista, una riforma da
"terra di cachi"». «I cachi bisognerebbe tirarveli»,
replicano i coetanei del Ppi. E la sinistra giovanile richiama tutti
a considerare l’importanza del traguardo raggiunto.
Il traguardo, cioè la riforma dei nuovi obiettori, prevede che i
ragazzi e le ragazze tra i 18 e i 26 anni possano spendere un anno
in solidarietà. Dodici mesi, pari alla "ferma" volontaria
nell’esercito, con una retribuzione di circa un milione al mese.
Retribuzioni, criteri di reclutamento, durata del servizio civile
sono per la verità questioni delegate al governo che dovrà
disciplinarle con appositi provvedimenti.
IL MESSAGGERO - Servizio
civile anche per le donne
ROMA - La Camera ha
definitivamente approvato la legge sul Servizio civile volontario.
Al provvedimento sono andati 228 sì (maggioranza e Prc), 175 sono
stati gli astenuti (Casa delle Libertà) e 5 i no (alcuni dissidenti
dell’opposizione). Il ministro Mattarella ha parlato di «conferma
della coerenza del Governo. L’approvazione di questa legge - ha
detto il ministro della Difesa - accompagna lo sviluppo del servizio
militare in senso professionale e completa l’azione riformatrice
portata avanti in questi mesi dal Governo».
Il provvedimento appena varato delega il Governo ad indicare entro
12 mesi durata, criteri di reclutamento e di retribuzione dei
volontari. La nuova legge stabilisce che, così come per il servizio
militare, anche per il servizio civile le donne (dai 18 ai 26 anni)
possano esservi ammesse. E così come nel servizio militare, anche
nel servizio civile i volontari potranno essere impiegati
all’estero, in iniziative della Ue o di altri organismi
internazionali. Potranno presentare domanda per il servizio civile
anche i ragazzi scartati alla visita di leva. Accanto alle missioni
all’estero i volontari continueranno comunque ad essere impiegati
nei settori "tradizionali" del servizio civile, come la
salvaguardia dell’Ambiente, la tutela dei Beni culturali e
l’aiuto agli handicappati. Guadagneranno circa un milione al mese
(la cifra esatta dovrà stabilirla il Governo) cioè più o meno
quanto guadagna un volontario a ferma annuale nelle Forze armate. E
come per la ferma volontaria nelle Forze armate anche qui il periodo
di impegno sarà di un anno. Ragazzi e ragazze che sceglieranno di
fare il servizio civile matureranno dei "crediti
formativi", che faranno punteggio nei corsi universitari o nei
corsi di specializzazione per l’avviamento a specifiche
professioni. Per il servizio civile sono stati stanziati circa 730
miliardi fino al 2003. Nel periodo transitorio che precederà la
sospensione del servizio di leva, prevista per il 2005-2006 dalla
recente riforma delle Forze armate, il servizio civile continuerà
ad essere un obbligo per i giovani idonei alla visita di leva che
dichiarino di voler optare per un "servizio" senza armi.
Pioggia di consensi al nuovo provvedimento ma anche qualche presa di
distanza. La Caritas parla di «significativa risposta a molte
attese della società». Per Arci e Legambiente «il servizio civile
ha finalmente acquisito il diritto di cittadinanza». Anche la
Consulta degli Enti per il servizio civile e il Forum del Terzo
settore salutano con soddisfazione la legge. Le critiche vengono dai
giovani di Forza Italia: «E’ il progetto criminal-buonista
dell’Ulivo, trasformare l’Italia in una terra dei cachi, in cui
per un giovane è semplice fare attività di volontariato e quasi
impossibile trovare lavoro». Duro anche il commento di Massimo
Paolicelli, portavoce degli Obiettori nonviolenti: «Il
provvedimento varato - ha detto - è una lavorazione di scarto della
riforma delle Forze armate. Il servizio civile viene considerato il
sottoprodotto di quello militare».
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