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news - 07/09/2002 - Scuola:
bollino blu per rispetto tetti spesa libri
SCUOLA: BOLLINO BLU PER RISPETTO TETTI SPESA LIBRI
(Adnkronos) - Roma, 7 set. - Un ''bollino blu'' per quelle scuole che nella stesura delle liste dei libri di testo rispettano i limiti
di spesa stabiliti dal ministero. A lanciare l'idea Flavio Mannini, presidente di Alternativa studentesca e responsabile scuola dei
giovani di Forza Italia che, assieme a Giorgia Meloni, coordinatrice
nazionale di Azione studentesca, hanno dato vita alla campagna ''Facciamo pesare meno la cultura'' per tutelare il diritto allo
studio, contro il caro libri e la ''truffa editoriale'', contro ''nuove
edizioni'' che di nuovo hanno solo la copertina e scelte dei docenti che non sempre tengono conto delle direttive ministeriali.
''Nonostante i provvedimenti ministeriali che fissano il tetto di spesa per la dotazione libraria degli studenti cui dovrebbero
attenersi le scuole -sostiene Flavio Mannini- ci troviamo di fronte a situazioni di sistematico aggiramento di tali limiti. Occorre quindi
al piu' presto -afferma- porre rimedio a queste violazioni che negano
a troppi studenti il diritto allo studio. Proponiamo quindi al ministro Moratti di monitorare i costi e di istituire per quelle
scuole che rispettano i limiti un 'bollino blu'. Un marchio di qualita' che certifichi che in quell'istituto viene garantito il
diritto allo studio e il rispetto delle normative''. Ma non e' l'unica soluzione proposta dai giovani
di Fi e An al ''caro-libri''. Al posto dei tradizionali volumi cartacei gli studenti suggeriscono come alternativa il ''libro
elettronico''. Una soluzione con costi ridotti, facilmente attuabile
e che non limita la pluralita' dei testi.
Una alternativa che consentirebbe alle famiglie di spendere in cinque anni quello che attualmente viene ''investito'' in ogni anno
scolastico dei figli e che durerebbe per tutta la vita scolastica dello studente. ''Tutti sparano percentuali -spiegano Flavio Mannini e
Giorgia Meloni- noi proponiamo una soluzione concreta ed invitiamo a
sedersi intorno ad un tavolo famiglie, studenti ed editori''. Il libro elettronico, spiega
Paini, ''consentirebbe di abbatere i costi della dotazione libraria degli
studenti, di aumentare il livello di tecnologia e di preparazione informatica degli studenti e garantirebbe il diritto allo studio a
tutti. Questo strumento, infatti, ha un costo iniziale abbastanza contenuto, circa 300 mila della vecchie lire, e' di facilissima
utilizzazione ed una durata pressoche' illimitata, la sua memoria puo' raccogliere 15 testi ed e' dotato anche di una agenda che
consente l'inserimento di appunti personali. Con questo semplice supporto sarebbe possibile scaricare i libri di testo necessari con
costi contenuti. Il costo complessivo della dotazione libraria dei cinque anni di superiori si aggira intorno ai 516 euro a fronte di un
milione l'anno che devono spendere ora le famiglie''.
Fa quindi eco Giorgia Meloni che, accanto al libro elettronico o, in attesa della sua adozione, propone la ''liberalizzazione del
libro di testo'' che, secondo la responsabile degli studenti di An ''risolverebbe in un colpo diversi problemi, dalla truffa editoriale
alla faziosita' dei libri di testo. La possibilita' di scegliere il testo su cui studiare favorirebbe la liberta' di scelta, il dibattito
all'interno della classe, la ricerca e la capacita' critica degli studenti per una scuola che realmente vuole educare e non solo
impartire nozioni''.
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