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news - 21/01/2003 - Riforme:
Baldelli (FI), da Rutelli solo faccia tosta
RIFORME: BALDELLI, DA RUTELLI SOLO FACCIA TOSTA
Roma, 21 gen. (Adnkronos)- ''Qualcuno dell'Ulivo, magari tra quelli che nella scorsa legislatura erano in Parlamento a differenza
sua, farebbe bene a spiegare una volta per tutte a Rutelli come il centrosinistra abbia approvato la riforma del Titolo V della
Costituzione in chiusura di legislatura e a maggioranza. In modo, per
altro, del tutto legittimo, ma certamente piuttosto arrogante''.
Cosi' Simone Baldelli, coordinatore nazionale dei giovani di Forza Italia, commenta le dichiarzioni di Francesco Rutelli sulle riforme
istituzionali.
''Se a Rutelli- sottolinea l'esponente azzurro- fanno capire questa cosa, dovrebbe smetterla, una volta per tutte, di andare in
giro a pontificare sulla necessita' di un consenso ampio sulle riforme e ad accusare la maggioranza di volerle realizzare da sola.
Come se questo fatto costituisse unan sorta di golpe bianco. Con queste premesse -conclude Baldelli- Rutelli dovrebbe avere davvero
una gran faccia tosta per continuare a sostenere che quando l'Ulivo ha riformato la Costituzione senza un accordo con l'opposizione ha
esercitato un diritto, mentre se oggi a fare questo fosse la Cdl si tratterebbe di un attentato alla democrazia''
SCUOLA: ALTERNATIVA STUDENTESCA, ACCELERARE APPROVAZIONE RIFORMA
(AGI) - Roma, 21 gen. - "Apprezzabile ed emblematica del metodo che si e' seguito fin qui l'apertura al dialogo del ministro
Moratti alla Camera, ma riteniamo necessario che la riforma della scuola sia approvata in tempi brevi".
E' quanto sostiene Flavio Mannini, presidente nazionale di Alternativa Studentesca, responsabile nazionale scuola dei
giovani di Forza Italia.
"Da troppo tempo gli studenti e le famiglie italiane aspettano significativi cambiamenti", aggiunge Paini e
sottolinea: "agli esponenti della Cgil che hanno definito la riforma Moratti una "malattia" che portera' alla morte
l'istruzione, rispondiamo che l'unica malattia che ha sempre afflitto l'istruzione e' stata il ritardo con il quale sono
state affrontate le riforme. E se in Italia esiste un nemico delle riforme, questo nemico e' sicuramente la Cgil".
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