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Dichiarazioni riprese anche da: TG4
ANSA - PAR CONDICIO: GIOVANI FI FANNO APPELLO A DEPUTATI (ANSA) - ROMA, 24 GEN - Alla vigilia del voto della pregiudiziale di costituzionalita', previsto domani alla Camera, sulla par condicio, i giovani di Forza Italia hanno rivolto a tutti i deputati un pubblico appello a ''riflettere con onesta' intellettuale'' prima di votare. ''In un Paese in cui troppi giovani non vanno a votare, in cui la politica ha sempre piu' difficolta' a comunicare con la societa', noi chiediamo ai deputati - afferma in una nota il coordinatore dei giovani di Fi, Simone Baldelli - di riflettere con onesta' intellettuale sul significato di questo disegno di legge e sull'importanza del voto di domani. Crediamo che la liberta' dei partiti di informare e quella dei citadini di conoscere per deliberare non siano nella disponibilita' ne' della maggioranza ne' di altri, ma siano un dono che viene da molto piu' in alto, da quei giovani che oltre mezzo secolo fa hanno combattuto per conquistare questa liberta'''.(ANSA). ADNKRONOS - PAR CONDICIO: GIOVANI FI A DEPUTATI, RISPETTATE COSTITUZIONE (Adnkronos) - ''In un paese in cui troppi giovani non vanno a votare, in cui la politica ha sempre piu' difficolta' a comunicare con la societa', noi chiediamo ai deputati di riflettere con onesta' intellettuale sul significato di questo disegno di legge e sull'importanza del voto di domani''. Lo sottolinea Simone Baldelli, coordinatore nazioanle dei giovani di Forza Italia che hanno inviato una lettera a tutti i deputati in vista delle votazioni sul disegno di legge sulla par condicio che si svolgeranno nei prossimi giorni nell'aula di Montecitorio, a partire da quelle relative alle pregiudiziali di costituzionalita'. ''Crediamo -sottolineano ancora i giovani azzurri richiamandosi all'art. 21 della Costituzione e all'art. 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo- che la liberta' dei partiti di informare e quelal dei citatdini di conoscere per deliberare non siano nella disponibilita' ne' della maggioranza, ne' di altri, ma siano un dono che viene da molto piu' in alto, da quei giovani, che oltre mezzo secolo fa, hanno combattuto per conquistare questa libertà''. AGI - PAR CONDICIO: I GIOVANI DI FI "RICHIAMANO" I DEPUTATI (AGI) - Roma, 24 gen. - Un richiamo a riflettere "con onesta' intellettuale" sul significato del ddl sulla par condicio e' stato rivolto a tutti i deputati dai giovani di Forza Italia. Questi ultimi, in una lettera aperta, richiamano l'attenzione dei deputati "sulla necessita' dei partiti di informare e dei cittadini di conoscere. Questa liberta' non e' nella disponibilita' della maggioranza, ne' di altri, ma dev'essere una possibilita' per tutti, anche per rispetto di quei giovani che oltre mezzo secolo fa hanno combattuto per conquistare questa liberta'". CORRIERE DELLA SERA - Par condicio, la maggioranza cerca l’appoggio dello Sdi ROMA — La maggioranza si prepara al grande scontro. Da questa mattina un presidio di giovani di Forza Italia si piazzerà davanti a Montecitorio per protestare contro la legge sulla par condicio. E già dal pomeriggio in Aula tutto il Polo darà battaglia con una raffica di emendamenti. Il centrosinistra, data la minoranza numerica alla Camera, sarà costretto a stringere alleanze per essere sicuro di farcela. Con Rifondazione, che è già sulla via di un accordo per gli spot elettorali. Ma anche con i socialisti, le cui resistenze sullo stesso tema potrebbero essere state superate da un intervento in extremis sul provvedimento. Per fare il punto sono previsti oggi due vertici di maggioranza. Il primo, a pranzo, tra i capigruppo di Camera e Senato, ospitati a Palazzo Chigi da D’Alema. Il secondo, a cena, tra i segretari dei partiti di governo, ma senza il premier. I giovani di Forza Italia annunciano che oggi, davanti alla Camera, saranno «pochi ma significativi». La loro protesta, che durerà tre giorni al grido di «no al bavaglio, sì alla libertà», è però solo un assaggio di ciò che avverrà in Aula. Domani sera ci sarà il momento clou: per l’intervento di Berlusconi è prevista la diretta audio-video via satellite. Se verrà approvata la legge gli «azzurri» organizzeranno una manifestazione nazionale. Il sottosegretario alle Comunicazioni, Vincenzo Vita (Ds), è preoccupato per il clima «esasperato» che potrebbe venirsi a creare. E lancia un appello a «non drammatizzare»: «Non si tratta di norme liberticide. Sono in linea con quelle degli altri Paesi europei». IL GIORNALE - Forza Italia in piazza contro la par condicio - pag. 11 Accordo di maggioranza: spot autogestiti dalle forze politiche in periodo elettorale, in due contenitori giornalieri. Obbligata la Rai a metterli in onda, si lascia la facoltà di accettarli o meno alle private nazionali. Ma sempre rigorosamente gratuiti. "Siamo venuti incontro alle richieste di Sdi e Trifoglio" fa sapere il sottosegretario Vita. Ma basterà ad ottenere i voti di Boselli, Cossiga e La Malfa? Ad Ansa Bloomberg, il Verde Mauro Paissan parla di "aperture" che dovrebbero consentire di far approvare la legge anche da parte di forze che hanno dei dubbi, come Rifondazione comunista e Socialisti democratici. Paissano ha spiegato che le proposte di cambiamento "banno nel senso di una maggiore comunicazione politica durante la campagna elettorale perché la prima proposta del governo era troppo vincolistica". Forza Italia intanto prepara la manifestazione davanti alla Camera al grido di "Sì alla libertà, no al bavaglio". I giovani azzurri hanno fatto avere a tutti i deputati il testo dell'articolo 21 della costituzione e dell'articolo 19 della Dichiarazione dei diritti dell'uomo. Dice il coordinatore dei giovani Simone Baldelli: "In un Paese in cui troppi ragazzi non vanno a votare crediamo nella libertà dei partiti di informare". "Spero che le manifestazioni sulla par condicio, che Forza Italia ha annunciato per domani davanti alla Camera dei deputati, non creino un clima esasperato, drammatizzando un tema che è da settimane in discussione in Parlamento", ribatte Vita. Il sottosegretario difende il provvedimento e non molla: "Non sono mancate e non mancano le occasioni di confronto su un testo che riprende le normative già in vigore in Europa in materia di comunicazione politica". I manifestanti azzurri contestano questa interpretazione e preparano l'appuntamento di domani, quando, in coincidenza con l'intervento nell'emiciclo di Silvio Berlusconi, faranno sentire più forte la loro voce. GIORNO/NAZIONE/CARLINO - La par condicio approda in Aula. E Forza Italia scende in piazza ROMA — A poche ore dall'inizio della discussione in Aula sulla par condicio il Trifoglio ha disertato la riunione tra i capigruppo della maggioranza e il governo. Attende che sia risolto il «macigno» del caso Rebuffa, il suo esponente nella commissione Affari costituzionali che è stato estromesso dalla presidenza della Camera. Dev'essere richiamato: prima di oggi pomeriggio. Sulla sostanza del decreto va meglio. Continuano i contatti tra i socialisti, la maggioranza e il ministero delle Comunicazioni per migliorarlo, per renderlo meno limitativo. Ma pregiudiziale ad un accordo è la soluzione del caso Rebuffa. Sull'altro fronte si è in piena mobilitazione. Con la via parlamentare: il Polo presenterà centinaia di emendamenti al disegno di legge coi quali intende modificare la legge (se in Aula troverà i numeri per farlo) o, comunque, allungare i tempi della sua approvazione. «Non diamo affatto per scontata l'approvazione della legge in questa settimana», ha detto il coordinatore di Forza Italia, Claudio Scajola. Ma anche con la piazza. «Manifesteremo nelle strade contro la par condicio», aveva promesso Berlusconi. E così da oggi centinaia di manifestanti («Stanno arrivando da tutta Italia», informa Scajola) daranno vita ad un presidio in piazza Montecitorio, a cinquanta metri dall'ingresso della Camera. Forza Italia aveva chiesto di poter allargare alla vicina e più ampia piazza Colonna la manifestazione, ma l'autorizzazione le è stata negata. Così D'Alema non vedrà gli azzurri sotto le finestre di palazzo Chigi e «militanti, amministratori locali, sindaci con la fascia tricolore» si alterneranno nell'angusto spazio che è stato concesso. Striscioni, slogan, volantinaggio e altro ancora. Coi parlamentari che faranno la spola per informarli dell'andamento dei lavori. Il clou domani, quando Berlusconi parlerà in Aula e lo si potrà vedere su un maxischermo davanti alla Camera. Ma la tre giorni è solo l'inizio. Se, come si augura Scajola, il cammino della legge si facesse lento, il presidio continuerà e si trasformerà in «una manifestazione nazionale se la par condicio dovesse passare». I giovani di Fi hanno scritto ai parlamentari, invitandoli a «riflettere con onestà intellettuale», mentre anche il coordinamento delle radio e tv locali scenderà in piazza «contro la nuova par condicio». Il sottosegretario Vita, Ds, invita FI a «non drammatizzare, a non creare un clima esasperato: il testo della par condicio non è liberticida». La trattativa sulla sostanza del decreto è andata avanti nella notte e si è basata su un'offerta del verde Paissan che porpone «una maggiore comunicazione politica durante la campagna elettorale, perché la prima proposta del governo era troppo vincolistica». Ma «prima — insiste Crema per lo Sdi —, i sette alleati del centro sinistra devono ripristinare un corretto rapporto politico con noi. Il caso Rebuffa pesa come un macigno e va rimosso». |