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IL GIORNALE - Grazie ai giovani di Forza Italia - Editoriale di Gianni Baget Bozzo - pag. 8 Viva la piazza azzurra, viva i ragazzi di Forza Italia che hanno protestato innanzi a Montecitorio: grazie a Simone Baldelli, che ha tirato fuori i giovani dal torpore che li imprigionava. Viva voi che avete viaggiato la notte per gridare nel giorno la vostra protesta contro il fascismo rosso del capo del governo postcomunista. In voi sento i giovani democratici cristiani che combatterono contro i comunisti nelle elezioni del '46 e del '48, quando i comunisti promettevano il pendaglio nel caso il Fronte popolare avesse vinto. Non sono storie: potremmo ancora testimaniare a decine, a centinaia nel Nord Italia. Voi mi ricordate i due giovani democratici cristiani, Federici e Faccin, che furono l'uno pestato a morte e l'altro accoltellato perché distribuivano i manifesti. E quante volte, noi giovani democristiani di allora, ci siamo salvati dalle botte (uno contro venti) a gambe in spalla come mi accadde grazie alla complicità di un tranviere socialista che fermò il tram per darmi rifugio politico. Certo, eravamo disarmati, sia nel '46 sia nel'48 (lo ha ricordato Cossiga), i comunisti lo furono ancora per vent'anni. Avevano conosciutoe stimato i compagni comunisti nella Resistenza e non dubitavamo che avrebbero fatto fuori per fede rivoluzionaria gli antifascisti democratici, come accadde. Caro Castagnetti, sei un buono e caro figlio, ma sei il rappresentante di una forza politica che ha venduto la nostra Dc degli anni '40 e '50, per cui i giovani democristiani hanno rischiato la vita (e ti faccio grazie di tutte le piccole storie di varie "Osoppo" in cui i partigiani rossi isolavano i partigiani bianchi mandandoli in braccio ai nazisti e occupandosi direttamente della bisogna), e che ha venduto Sturzo e De Gasperi ai comunisti. Questo è un crimine storico. E certamente avete avuto in cambio la dignità, il potere, la gloria, i vescovi cattocomunisti. I trenta denari corrono sempre, quella moneta è sempre battuta. Non fare la vittima, caro Castagnetti: non hai titolo per farla tu che sei al potere con il tradimento delle nostre idee, che collabori con il fascismo rosso come i clerico-moderati degli ani Venti collaborarono, ma con molte maggiori ragioni e molta maggiore dignità, con il governo Mussolini. Tu non avrai molto più potere, nel governo del capo del governo, di quanta ne avesse Cornaggia Medici con il governo Mussolini. E poi, caro Castagnetti, hai per te le cronache del regime, una nota trasmissione radiofonica dell'Eiar (pre-Rai). Gad Lerner (Lotta continua), il Mario Appelius del fascismo rosso è con te (però Appelius ci credeva, tu sei troppo intelligente per credere), Stefano Folli paga il prezzo al regime sul Corriere insieme a Gianantonio Stella: come i giornali del capo del governo nero facevano allora. Nella stampa italiana ci è mancato un Albertini e un Fossati, abbiamo avuto Biagi, Scalfari e Montanelli turiferari del potere. Come scrissi dopo l'aprile del '96 Forza Italia non è una opposizione, è una resistenza: i giovani di Forza Italia e spero domani di Lega Nord e Alleanza nazionale lotteranno insieme nel medesimo modo. Voi avete fatto molto peggio che spintonare: la morte di Bettino Craxi è, come ho già scritto, il sengo del regime del nuovo capo di governo, il nuovo caso Matteotti. Come sempre un socialista morto ammaina una bandiera della democrazia. Ma contro il fascismo rosso alzeremo la bandiera della libertà, che fu nel '48 uno Scudo crociato e che oggi è una vivente storia. |